Italiani più poveri, torna in voga il Banco dei Pegni
Almeno il 25% degli italiani in questo periodo sta ricorrendo al banco dei pegni per poter sopravvivere. Un dato, spiega ECONOMIA E TERRITORIO; in sensibile aumento rispetto inizio anno.
Il quotidiano digitale sull’economia e le PMI riporta i dati del rapporto “Gli Italiani e l’impatto economico dell’emergenza Coronavirus”, che Affide (leader europeo del credito su stima)-BVA Doxa hanno condotto su 1.000 italiani per capire quali siano stati i principali impatti economici provocati dalla pandemia. Dallo studio emerge che 2 italiani su 3 hanno avuto impatti negativi sulla situazione finanziaria della propria famiglia a causa dell’emergenza.
In particolare si sottolinea una crescita delle operazioni complessive agli sportelli del 18% rispetto al mese di febbraio, precedente il lockdown.
In quale misura l’emergenza ha colpito il patrimonio degli italiani dall’inizio dell’emergenza sanitaria (fine febbraio) a oggi? Il 25% del campione totale ha perso una cifra inferiore ai 1.000 euro, un altro 25% fra i 1.000 e i 5.000 euro, mentre per l’11% si parla di perdite superiori a 5.000 euro. I più colpiti sono stati le famiglie con figli (79%), gli autonomi (79%) e i disoccupati (75%), oltre ai giovani nella fascia 18-24 (79%). Per molti connazionali, la corsa alla richiesta di un prestito è stata in questi mesi la soluzione naturale per rispondere alla mancanza di liquidità. Secondo la ricerca BVA Doxa-Affide, il 34% del campione conosce il credito su stima, e ben 1 connazionale su 4 vi si rivolgerebbe per ottenere liquidità immediata.