Altaroma: la Fashion Week dei Saranno famosi

“Altaroma è la La fashion week degli sconosciuti? Questo termine mi piace molto perché chi è sconosciuto oggi, sarà conosciuto un giorno e noi lo aiutiamo. È stato strategico individuare in Roma questa specificità, gli addetti ai lavori che partecipano sanno che troveranno il nuovo e non sono distratti da altro. I giovani sono esaltati in tutto e per tutto, sono imprenditori coraggiosi che offrono progetti molto interessanti in linea con i tempi“. Così Silvia Venturini Fendi , Presidente della rassegna di moda romana all’agenzia Dire.
Perchè seppur meno patinata delle altre fashion week nazionali e internazionali, la settiman della moda romana in fase di svolgimento in questi giorni, ‘gioca’ un ruolo fondamentale per i designer di domani. E questa edizione si apre all’insegna del ‘Rinascimento’, tutto al femminile, ‘Il futuro è donna’ è il titolo del talk nella Sala Fellini degli Studi di Cinecittà condotto dal giornalista Stefano Di Traglia e dedicato all’imprenditoria e all’intraprendenza femminile. “Siamo quasi una famiglia per questi giovani designer – ha raccontato Silvia Venturini Fendi -, ecco perché amo definire la Roma Fashion Week la culla del nuovo. La moda intercetta il momento e con le sue visioni anticipa cambiamenti. C’è stata una forte reazione alla pandemia, vissuta anche con fantasia. Questa è la nostra quarantesima edizione in vent’anni, ma la quarantunesima la ‘vedo’ con molto pubblico”.
Economia circolare, moda etica e sostenibile, inclusione, parità di genere e innovazione sono le prerogative dei designer selezionati da Altaroma che partono dalla Capitale per poi arrivare a Milano e Firenze. “Oggi come oggi il designer non è più semplicemente un sarto, il creativo non è più solo un creativo – prosegue Venturini Fendi – è necessario conoscere tutti gli aspetti del processo produttivo e per questo a Roma ci occupiamo anche di formazione. Siamo l’unica fashion week che dà spazio alle scuole, alle accademie e agli istituti di moda con cui creiamo sinergie e opportunità”.
I designer di oggi lavorano creando un costante equilibrio tra artigianalità e innovazione: “L’innovazione tecnologica ha portato una grande ventata di novità e ossigeno alla parola artigianalità – spiega la presidente – Oggi l’artigiano attraverso il digitale ha una vetrina sul mondo. Dalla tua bottega nel piccolo borgo puoi arrivare ovunque se i tuoi prodotti sono validi”. Ecco dunque la rinascita dell’artigiano: “Molti giovani tornano a riconsiderare questo lavoro che fino a poco tempo fa era ‘cosa d’altri tempi’. Mi piace dire che oggi essere artigiani è estremamente ‘cool’, perché questa figura si sta completamente trasformando. Io mi considero orgogliosamente un’artigiana del lusso”.