Cina e India aumentano le importazioni di petrolio russo

La Cina e l’India hanno aumentato i loro acquisti di petrolio dalla Russia proprio mentre l’Europa imponeva l’embargo su questa risorsa. Lo rivelano i dati diffusi da Refinitiv. 
La Cina ha importato lo scorso mese 800mila barili di petrolio russo al giorno, un dato che non include il greggio fornito via oleodotti. Rispetto a gennaio il volume è cresciuto più del 40 per cento. 

L’India, dal canto suo, ha importato via mare 700mila barili al giorno a maggio, rispetto a zero di gennaio. 
Cina e India hanno aumentato le importazioni perché “le sanzioni occidentali hanno ridotto il numero di acquirenti, avendo come conseguenza il fatto che il greggio russo può essere acquistato a poco”, ha spiegato a Nikkei Asia Takayuki Nogami, capo economista presso la Japan Oil, Gas and Metals National Corp. 

Dopo la decisione dell’Ue e degli Usa di bandire il petrolio russo, il greggio degli Urali – per lo più diretto al mercato europeo, è sceso a 90 dollari il barile, 35 dollari in meno rispetto al benchmark internazionale per il Brent. 

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