Se il Movimento resta al governo lo decide Casalino

Oggi difficile faccia a faccia tra Mario Draghi e Giuseppe Conte. I due non si sono mai sopportati e le polemiche delle ultime settimane non hanno fatto altro che aumentare distanze e diffidenze. Dall’esito dell’incontro potrebbe dipendere il futuro del governo. Nel M5S ci sono due fronti: da una parte gli oltranzisti, ancora convinti di voler uscire da questa esperienza con la speranza di trovare la propria identità e magari qualche punto percentuale nei sondaggi, e dall’altra chi ha ben chiaro l’avvertimento del premier e di Mattarella: senza M5S al governo si va al voto, spazzando via i vitalizi che scatterebbero a settembre.
Secondo indiscrezioni oggi Conte porterà al tavolo di Draghi alcune richieste che pare siano state partorite da Rocco Casalino. Si va dal no al termovalorizzatore per i rifiuti di Roma. Secondo punto via dal decreto aiuti l’emendamento, approvato in commissione alla Camera, che prevede la perdita del reddito di cittadinanza anche nel caso in cui l’offerta rifiutata provenga dal datore di lavoro privato. Sostanzialmente, se l’imprenditore offre il posto di lavoro senza passare dai navigator, per i grillini non dovrebbe contarsi come offerta di lavoro. Infine limiti all’eventuale invio di nuovi armamenti all’Ucraina senza preventivo voto parlamentare.
Sulla base di queste richieste l’inontro di oggi. Resta da vedere che farà Draghi.