Ue preoccupata per la tenuta dell’economia

Il Commissario Ue Paolo Gentiloni

Per l’economia dell’Ue è prevista tempesta. Ne sono convinti i ministri dell’Economia dell’Eurogruppe ora preoccupati soprattutto dai tagli di gas dalla Russia. Perchè al di là delle chiacchiere sulle fonti alternative c’è la dura realtà della quasi totale dipendenza da Mosca. E meno gas arriverà, più difficile sarà la situazione. 

“Il fattore cruciale per uno scenario avverso è la fornitura di energia. E questo era stato detto chiaramente nelle nostre previsioni economiche di primavera. Ed è un rischio che non è diminuito nelle scorse settimane, è aumentato”, ha spiegato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, al termine della riunione, secondo cui tuttavia “questo non ci deve portare però a dipingere un quadro errato sullo stato odierno della nostra economia: è un quadro di crescita limitata in relazione alle previsioni ma la crescita continua. La disoccupazione è molto bassa, i risparmi alti, con riaperture e ripresa del turismo. Tutto questo con le acque agitate e le tempeste all’orizzonte. Siamo al corrente del quadro ma non la dobbiamo descrivere come economia in tempesta”.

“La crescita economica si sta dimostrando abbastanza resiliente quest’anno ma ci dobbiamo aspettare qualche revisione al ribasso. E lo stesso vale per il prossimo anno a causa dei tanti rischi e incertezze. L’inflazione invece continua a salire per questo sarà rivista al rialzo”, ha anticipato il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. L’esecutivo di Bruxelles aveva già abbassato a maggio la sua stima di crescita del Pil quest’anno al 2,7% sia per l’area dell’euro che per l’Ue, mentre ha alzato la sua stima di inflazione rispettivamente al 6,1% e al 6,8%.

Le misure fiscali, si sottolinea nel comunicato concordato dai ministri, “dovrebbero puntare ad alleviare i problemi di approvvigionamento che frenano le nostre economie” e privilegiare le riforme strutturali e gli investimenti nella transizione verde e digitale, in particolare per ottenere l’indipendenza energetica”. Ma nel capitolo energia avvertono che le riduzioni generalizzate di tasse e tassazioni speciali, adottate per mitigare l’impatto del rapido aumento dei prezzi a livello nazionale, “dovrebbero essere temporanee” e “essere sempre più adeguate vulnerabile”.

“Non possiamo uscire dai prezzi elevati dell’energia spendendo ed è per questo che ci concentriamo sull’importanza di un sostegno specifico e di investire in soluzioni durature in termini di rinnovabili ed efficienza energetica”, ha affermato Donohoe, in linea con quanto espresso da diversi ministri.

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