Per Facebook la Finocchiona è un insulto e scatta la censura

L’algotritmo di Facebook ne ha fatta un’altra delle sue. E ha bloccato una campagna del progetto culinario Interiora Design, realizzato da un’agenzia di comunicazione che pubblicizzava un panino alla finocchiona.

L’iniziativa sembra “insultare o prendere di mira gruppi specifici di categorie protette, pertanto non rispetta i nostri standard della community – è stato il messaggio di allarme inviato all’agenzia – Rimuovi eventuali contenuti offensivi dalle creatività della tua inserzione”.

Immediate le spiegazioni dell’agenzia creativa. Ma inutili perchè, come noto a migliaia di utenti, l’algoritmo di Facebook non sente ragioni e censura tutto quello che in base al suo stupido giudizio va censurato.

Così si è deciso di rifare l’intera campagna pubblicitaria per non avere ulteriori problemi con l’algoritmo del social network. “La finocchiona è un prodotto che ha il sapore della storia”, hanno scritto nel nuovo post che racconta le origini medioevali dell’insaccato che diventò protagonista “delle tavole nobiliari e delle osterie più famose della Toscana”.

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